LA CONFRATERNITA DEI PRERAFFAELLITI

La Confraternita dei Preraffaelliti è una corrente artistica della pittura vittoriana fondata nel 1848 a Londra, centro del sistema economico mondiale. Il movimento nasce come atto di ribellione di sette giovani insoddisfatti dell’arte dell’epoca che giudicavano degenerativa e irrigimentata perdendo fiducia nelle tradizioni e negli insegnanti di una istituzione come la Royal Academy. Il termine “preraffaellita” si lega all’arte esistita prima di Raffaello Sanzio, pittore non amato dal movimento inglese in quanto avrebbe “idealizzato la natura e il sacrificio della realtà in nome della bellezza”. Il loro obiettivo, così, era quello di opporsi all’arte accademica, riacquistare il senso etico dell’operare dei primitivi e, nel contempo, esprimere contenuti della modernità; denotano le loro prime opere un linguaggio vivido e analitico, in bilico fra una tensione molto determinata verso il dato naturalistico e la predilezione per materiali storici e arcaizzanti, nutriti di emozioni romantiche. I maggiori esponenti del movimento sono: John Everett Millais, Dante Gabriel Rossetti, William Holman Hunt, Ford Madox Brown,William Morris, Edward Burne-Jones e John William Waterhouse sostenuti fortemente dal critico d’arte John Ruskin. Quest’ultimo difese gli artisti dalle critiche feroci di Charles Dickens scrivendo un saggio intitolato Preraphaelitism.
La Confraternita era determinata a dedicarsi a soggetti storici e letterari adottando uno stile incisivo e insistendo su una precisa correttezza nell’abbigliamento e negli accessori attraendo così i mecenati dell’industria e del commercio. Gli artisti, così, sceglievano soggetti basati sulle proprie letture, su drammi e melodrammi cui avevano assistito e utilizzavano come modelli persone della loro cerchia, riuscendo a creare una ambientazione realisticamente convincente.
Ispirati alla pittura rinascimentale e medioevale nonché alla cultura del purismo pittorico e dei Nazareni (entrambe “scoperte” grazie a Ford Madox Brown, che entrò in contatto con loro durante un viaggio a Roma avvenuto nel 1845), i pittori Preraffaeliti riproducevano, attraverso un panneggio delicato, figure elaborate, luminose, ed ispirate all’arte neoromantica. I loro dipinti sono spesso rievocativi, e presentano generalmente riferimenti allegorici e simbolici. Gran parte dei dipinti Preraffaeliti raffigurano soggetti femminili sensuali ed eleganti. Caratteristiche presenti anche in Dante Gabriel Rossetti, artista di origini abruzzesi. Nelle opere dell’artista spiccano l’interesse delle letture dantesche, del mistero e dell’esotico. Rossetti fece evolvere la propria poetica e la propria pittura verso temi pieni di simbologia e mitologia, tralasciando il realismo. Purtoppo i suoi dipinti non furono ben accolti dal pubblico e ciò lo costrinse a ritirarsi dalle esposizioni pubbliche dedicandosi a produzioni ad acquerello che vendeva privatamente. Con la morte della moglie Elisabeth Siddal, musa ispiratrice, la sua vita cambiò dedicandosi, come detto in precedenza, alle opere dantesche, al tema della morte di Beatrice. Da questo momento l’artista cominciò ad interessarsi ad animali esotici facendone una ossessione. La sua arte e quindi il suo modo di dipingere influenzerà la corrente del Simbolismo.
La pittura dei Preraffaelliti non ha smesso di appassionare il pubblico ed ha visto aumentare il proprio fascino soprattutto nel giovane pubblico che li vede come precursori del New Gothic, stile che ha contaminato l’arte come la musica, il cinema e la moda.
Angela Troilo
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